UX Writing per l'AI: Scrivere per i Bot
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UX Writing per l'AI: Scrivere per i Bot


Siamo abituati a scrivere “Clicca qui” o “Scopri di più”. Nel 2025, questo è veleno. L’AI ha bisogno di contesto esplicito.

Il paradosso della verbosità

La UX moderna predicava la brevità. La SEO per AI predica la chiarezza semantica. Invece di “Prezzi”, il link deve dire “Listino Prezzi Servizi SEO 2026”.

Consigli pratici:

  1. Niente gergo vago: Evitate “Soluzioni sinergiche”. Usate “Software di contabilità per PMI”.
  2. Heading parlanti: Ogni H2 deve avere senso anche se letto fuori contesto (perché è così che l’AI lo legge nei frammenti).
  3. Alt Text descrittivo: Non per l’accessibilità (che rimane fondamentale), ma perché Gemini Vision usa quel testo per confermare ciò che “vede” nell’immagine.

Domande Frequenti

Perché testi brevi come 'Scopri di più' sono dannosi per la SEO nel 2025?

Perché mancano di contesto semantico. Un'AI che legge quel link fuori contesto non sa cosa si troverà dopo il clic. È meglio usare etichette descrittive come 'Scopri i nostri servizi SEO'.

Cosa si intende per 'Heading Parlanti'?

Significa scrivere titoli (H1, H2) che abbiano senso compiuto anche se letti isolatamente. Questo aiuta gli snippet dell'AI a estrarre informazioni precise senza fraintendimenti.

L'Alt Text delle immagini serve solo per l'accessibilità?

Non più. Con la ricerca multimodale (Gemini Vision), l'Alt Text serve all'AI per confermare e contestualizzare ciò che ha riconosciuto visivamente nell'immagine.

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